Mucca pazza: il ritorno del morbo spaventa il Nord Italia
- di Edoardo Del Grande
- in Salute
- — Giugno 28, 2017
La paziente è una donna padovana di 75 anni, che circa un mese fa è stata ricoverata per dei gravi problemi motori e cognitivi all'ospedale Sant'Antonio.
Il morbo della mucca pazza è tornato a spaventare il Nord Italia. In sostanza, non riusciva più a tenersi in piedi e non ricordava nulla. La situazione, dopo pochi giorni, si è aggravata, tanto che i familiari della paziente hanno optato per il trasferimento all'ospedale di Verona. Che si tratti di mucca pazza solo l'esame autoptico potrebbe certificarlo, ma gli esperti tendono a escluderlo per l'età avanzata e per la rapida progressione della malattia. La donna è già stata sottoposta a un particolare esame del liquido spinale, messo a punto da un team di ricercatori dell'Università di Verona, il cui referto non lascia dubbi: il test è risultato positivo confermando il sospetto clinico di malattia di Creutzfeldt-Jakob. Resta da chiarire, dunque, se si tratta alla forma sporadica o bovina e per i medici solo l'autopsia dopo il decesso potrà stabilirlo. Tale morbo, ricordiamo, conduce alla morte. Ogni anno, 1,5 persone ogni milione di persone, nel mondo, vengono bersagliate dalla minacciosa sindrome.
Chiunque abbia vissuto l'epoca compresa tra la fine degli anni '90 e l'inizio del nuovo Millennio ricorderà alla perfezione la genesi del grande allarme sanitario su scala globale legato alla cosiddetta Mucca Pazza, esasperato dai media fino a divenire una sorta di psicosi collettiva in grado di condurre in direzione di un bando preventivo rivolto ad alcune tipologie di carne, messe in quarantena alimentare fino a nuovo ordine.
In passato la psicosi Mucca Pazza aveva causato un vero e proprio tracollo per gli allevatori visto che la misura preventiva scelta dai consumatori era stata l'abolizione della carne bovina.