Non ci sono dichiarazioni ufficiali ma dalla questura di Milano tendono a escludere la matrice terroristica per l'aggressione avvenuta questa sera all'interno della stazione Centrale, dove un 20enne italiano di origini nordafricane ha accoltellato un agente della Polfer e due militari dell'esercito durante un normale controllo dei documenti. Le condizioni dell'agente e del militare non sono preoccupanti, sono stati entrambi accompagnati all'ospedale: il poliziotto in codice verde al Fatebenefratelli con una ferita al braccio, il militare è stato colpito al collo ed è in giallo. Non sono ancora noti i motivi del suo gesto: addosso aveva due coltelli da cucina, ma ne ha usato soltanto uno.
Dai primi accertamenti, gli inquirenti escludono il terrorismo e parlano di criminalità comune.
Assieme a un altro militare (rimasto illeso) formavano una pattuglia mista che stava effettuando un controllo. Alle 20 hanno notato il ragazzo all'altezza del mezzanino, di fronte al bar Segafredo. Era già noto alle forze dell'ordine per precedenti di spaccio di droga. Gli agenti hanno chiesto i documenti e lui ha estratto il coltello aggredendoli. Inizialmente ha finto un malore ma il medico che lo ha soccorso ha escluso patologie o ferite. L'aggressore è un marocchino di 21 anni nato a Milano ma da genitori stranieri.
(Teleborsa) - Grave episodio alla stazione Centrale di Milano nella serata di ieri, giovedì 18 maggio. Dura la reazione del governatore della Lombardia Roberto Maroni che attraverso Twitter ha chiesto l'annullamento della marcia per i migranti di sabato prossimo, evento molto atteso che chiamerà circa diecimila persone.